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Business Coaching

Perché le aziende scelgono il Coaching: e fanno bene!

Il mondo aziendale, subito dopo la nascita del metodo del Coaching in ambito sportivo, è stato, ed è tuttora, uno degli ambiti in cui la pratica del Coaching si è diffusa di più e più velocemente.
La continua evoluzione dinamica che il metodo del Coaching ha subìto negli anni, a partire da quello dei “padri fondatori” come Gallway e Whitmore, mette in luce il fatto che,attualmente, le varie aziende ed organizzazioni (da quella a conduzione familiare, alle grandi multinazionali) affrontano problematiche di vario genere, a cui non sempre è facile dare risposta.
Viviamo in un momento storico-economico-sociale piuttosto problematico, in cui le persone e le aziende si trovano ad affrontare sia pressioni esterne (competitor sempre più agguerriti, crisi economica, politiche commerciali aggressive) sia interne (difficoltà nella gestione dei conflitti, qualità delle relazioni, mancanza di equilibrio tra vita privata e professionale).
Tutto ciò genera condizioni di crisi all’interno dell’azienda, che esulano dalle competenze tecniche e manageriali delle persone che vi lavorano: anzi! Oggi il nostro paese vanta ottimi manager e ottimi operativi assolutamente preparati e competenti!
Alla luce di quanto detto fin qui, sempre più aziende scelgono di intraprendere un percorso di Coaching, in un’ottica di miglioramento globale : in questo senso, seguendo quelli che sono i princìpi base della pratica del Coach, l’intervento applicato in ambito lavorativo permette di:

- Migliorare la performance e fissare obiettivi ben confezionati
- Definire uno specifico ed accurato piano d’azione
- Ridurre fonti di conflitto e stress
- Migliorare il grado di attivazione e motivazione
- Aumentare la produttività e la competitività dell’azienda
- Sviluppare il senso di fiducia nelle proprie risorse
- Sviluppare senso di autoefficacia

Un ulteriore vantaggio del metodo del Coaching, sta nel fatto che non esistono percorsi preconfezionati, ma ogni intervento viene cucito “su misura” a seconda delle esigenze dell’azienda: ogni percorso infatti, sarà co-definito e co-costruito, per favorire un processo di rigenerazione e miglioramento che parte da ogni singola persona che lavora in azienda.
Il Coach dovrà favorire e stimolare un percorso di cambiamento che nasce dalle potenzialità personali ed aziendali, così da creare una consapevolezza dei propri punti di forza e delle capacità di miglioramento: il Coach in azienda, così come in altre situazioni, non va ad analizzare il problema, non cerca di risolverlo, non dà soluzioni o strategie, lavora invece su “ciò che c’è di buono ” e che va valorizzato e stimolato.
Come si svolge un percorso di business Coaching?
Dopo una fase preliminare, in cui il Coach valuta la “domanda di coaching”, inerente alla crisi che al momento attuale vive l’azienda e agli obiettivi futuri che la stessa vuole raggiungere (perché fare Coaching significa in primo luogo avere un obiettivo nel futuro!), il Coach intraprenderà il percorso lavorativo, alternando sessioni individuali a quelle di gruppo, interagendo con ogni figura presente in azienda: da quelle direttive a quelle manageriali fino agli operativi.
Affinché l’azienda possa trarre beneficio e migliorare qualitativamente le proprie prestazioni sul mercato, occorre un percorso di business Coaching della durata di almeno un anno, in quanto l’intervento si realizza e si articola sia su un piano individuale (di chi lavora in azienda), sia su un piano di gruppale (con attività di team working).
Negli ultimi anni, l’estrema focalizzazione della logica aziendale votata ai numeri, alle performance e ai risultati, causata soprattutto da scenari esterni ipercompetitivi e critici, ha generato la necessità di recuperare l’attenzione verso i rapporti umani, verso le relazioni, verso la creazione di un clima di rispetto all’interno degli ambienti di lavoro: ecco perché sempre più spesso si parla, ad esempio, di intelligenza emotiva per i leader, di soft skill e di abilità relazionali.
L’approccio umanistico relazionale che caratterizza il Coaching di ultima generazione, lo rende uno strumento validissimo per generare negli ambienti lavorativi una nuova una logica “prestazionale” che parta necessariamente da una logica “rapporti umani”: mettersi in ascolto delle idee, considerare l’azienda come un insieme di “PERSONE” intese come RISORSE umane, favorire un clima di fiducia, sono tutti aspetti che creano carburante necessario e utile al raggiungimento del futuro desiderato
Al Coach sta l’impegno nell’ascolto della persona intesa come unica e irripetibile e la messa in atto del metodo di accompagnamento in un percorso creativo di sviluppo di emozioni positive, finalizzato alla scelta autonoma e responsabile della “strada migliore” per raggiungere l’autorealizzazione.

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