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Il Coach a scuola: tre buoni motivi

“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo” (Confucio)

La cultura del coaching nasce negli ambienti dello Sport, sviluppandosi rapidamente come pratica per migliorare le performance sportive. L’estrema focalizzazione del coaching di quei tempi, alla strategia vincente, alla pratica, all’azione (siamo negli anni ’80 negli Stati Uniti), porta immediatamente l’applicazione del metodo negli ambienti aziendali.
Il grande successo del così detto “business coaching”, ancora oggi evidenzia il fatto che questo tipo di approccio è maggiormente conosciuto ed applicato in ambito aziendale e delle organizzazioni; in realtà, oggi il metodo è in continua evoluzione, e il coaching di ultima generazione, mette insieme sia gli aspetti della “strategia” e del “miglioramento della performance”, sia gli aspetti umanistici dell’essere umano, mettendo la persona al centro del rapporto di coaching, come essere unico e irripetibile.
Questo nuovo approccio relazionale e umanistico, trova applicazione anche negli ambienti scolastici: infatti in molte scuole (specialmente quelle anglosassoni), si sta diffondendo sempre più la necessità di avere il Coach a scuola, da non confondere con lo psicologo, in quanto le due figure professionali non sono equiparabili né sovrapponibili.
Anche in Italia questa esigenza sta cominciando a dilagare in ambito scolastico, poiché la pratica del coaching può essere impiegata a seconda delle esigenze della scuola, offrendo 3 applicazioni possibili in un’ottica di miglioramento dell’offerta formativa:

Coaching rivolto agli studenti (dai 16 anni in su) permette di:
- Stimolare le potenzialità dello studente.
- Agevolarlo nei compiti evolutivi (autonomia, autostima, autoefficacia sia nelle relazioni affettive che a scuola).
- Migliorare la performance a scuola.
- Individuare la sua vocazione e orientarlo nel futuro.

Coaching rivolto agli insegnanti permette di:
- Allenare le potenzialità dell’insegnante, in un’ottica di rispetto dell’unicità della persona
- Migliorare le performance in classe
- Codefinire insieme al coach obiettivi ben calibrati e piani d’azione specifici
- Migliorare i propri rapporti interpersonali

Coaching rivolto all’azienda permette di:
- Migliorare il grado di attivazione e motivazione del personale
- Offrire momenti di team working
- Aumentare la produttività dell’azienda
- Sviluppare il senso di autoefficacia
- Gestire conflitti interni

Secondo quest’ottica il Coaching diventa un processo di sviluppo cucito su misura dell’azienda e delle persone, tarato sulle risorse e sulle potenzialità aziendali e personali: è un metodo per trarre fuori il miglior lato di sé stessi, per acquisire l’indispensabile consapevolezza dei propri punti di forza, delle proprie abilità e della possibilità di raggiungere il successo attraverso un impegno processuale e sistematico. Il Coaching non si rivolge a “ciò che manca”, non è ancorato ai problemi, specialmente quelli che del passato ancora irrisolti, non tenta di risolverli con interventi di consulenza o di psicoterapia, lavora invece soffermandosi sui punti di forza personali (perché le aziende sono formate da “Persone”) e sulla valorizzazione delle potenzialità. Se anche tu vuoi maggiori informazioni in merito, sarò felice di approfondire il tema con te!

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