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Bambini & Autostima

Ogni bambino a scuola, con gli amici, in famiglia, affronta piccole/ grandi esperienze, a noi genitori spetta il compito di costruire insieme a lui una sana autostima per affrontarle in maniera costruttiva.


Molto spesso, durante le sessioni di coaching con i genitori, o nei corsi di #genitorifelici, uno dei temi più sentiti e richiesti è proprio quello della promozione dell’autostima per propri figli.
Altrettanto spesso rispondo dicendo che una delle mie convinzioni più importanti, è che noi facciamo parte di una delle migliori generazioni di genitori e che “VOI siete già i migliori genitori per i vostri figli”: la dimostrazione sta anche nella vostra continua ricerca di miglioramento e crescita personale.
Nessuno pretende la perfezione, e proprio perché io per prima mi ritengo una MAMMA IMPERFETTA, ho voluto specializzarmi con le migliori tecniche e metodologie da usare da subito per migliorare prima di tutto la mia vita di genitore e poi per metterle a disposizione di chi, come me, è alla ricerca di soluzioni ai piccoli/grandi problemi quotidiani con i figli.
Parlando di autostima, ho letto molti libri, post sui social, articoli, che parlano di “come aiutare il proprio figlio ad avere una sana autostima”..
Nella mia esperienza e nella mia cultura (di Coaching e PNL), l’autostima risponde alla domanda: “quanto valgo?” (come spiego anche in uno dei miei video che puoi visionare sul sito www.martaguidonicoaching.it, dal titolo “autostima e colpi di fortuna”dove ti propongo anche un simpatico esperimento!).
Parlando di bambini, l’autostima non è un pacchetto regalo che puoi donargli all’età di 4 o 5 anni, ma va costruita giorno per giorno attraverso i comportamenti, le parole, i gesti, le esperienze che momento per momento tuo figlio collezionerà nella sua vita.
Più precisamente, non si parla di UNA autostima, ma di tante autostime, riguardanti i vari ambiti della vita: nel caso dei bambini (ma lo stesso succede per gli adulti), parlare di tante autostime, ti permette di spezzettare le sue capacità (o incapacità) in modo da avere un quadro molto più particolareggiato della situazione, e soprattutto ti eviterà di tirare le somme in maniera approssimativa e generalizzata, “etichettando” tuo figlio come un bambino che possiede una bassa o un’ alta autostima.
Ad esempio, un bambino che ha difficoltà a ricordare le tabelline, potrebbe essere invece bravissimo a disegnare, oppure un ottimo atleta, potrebbe dover impegnarsi di più per imparare a fare una cosa, ed avere un’estrema facilità a farne un’altra… come per noi adulti del resto!
Ciò non significa che quel bambino non sia portato per la matematica, o che sarà SEMPRE una frana in matematica! In questo caso il “sempre” ha l’effetto di generalizzare l’ATTUALE incapacità di quel bambino a memorizzare le tabelline, come una incapacità TOTALE in matematica!
Le parole che noi adulti usiamo, come spieghiamo ai nostri figli le situazioni che vivono (belle o brutte che siano), hanno un peso fondamentale per la costruzione delle SUE autostime. Immagina che queste siano come tanti semini di fiori vari, che hai appena piantato nel terreno: essi vanno innaffiati ogni giorno, con cura, con amore, con dedizione e costanza; alcuni temeranno più il freddo di altri, alcuni fioriranno prima, altri avranno bisogno di più attenzione e di più protezione, altri ancora avranno più bisogno di cure dall’esterno, altri cresceranno quasi da soli, ma tutti, una volta cresciuti, formeranno un giardino unico ed irripetibile!
Se avrai voglia di scoprire qualcosa in più su come coltivare questi semini, nei miei corsi di #genitorifelici, te ne parlerò a lungo.
Tranquillo/a! Non ho la presunzione di insegnarti a fare il genitore, perché sono fermamente convinta che tu sia già il miglior genitore di tuo figlio, e tutto ciò che fai o che dici, parte dal tuo amore incondizionato per lui. Quello che ti fornirò sono tecniche comunicative e comportamentali per fare ancora meglio quello che già fai: con chiarezza, amore, dolcezza, coerenza e fermezza, saprai cosa fare e perché, saprai cosa dire, come dirlo e quando, saprai come e quando agire per contribuire al meglio alla creazione di uno splendido giardino fiorito! Tutto questo non ti renderà un genitore perfetto, ma di certo, così come lo è stato per me, ti faciliterà molte cose! Ti lascio con una frase che a me sta molto a cuore, e che ripeto a me stessa e nel mio lavoro molte volte:

“I nostri figli vogliono genitori felici, non perfetti!”


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